venerdì 28 gennaio 2011

Fabri Fibra (Fabrizio Tarducci)

   


Fabrizio Tarducci, noto come Fabri Fibra, è un rapper italiano, fratello maggiore del cantante Nesli.
Ha debuttato nell'ambiente del rap underground a metà degli anni novanta, facendo parte per diversi anni di differenti gruppi musicali hip hop come gli Uomini di mare, i Qustodi del tempo, le Teste Mobili e le Piante Grasse                                                                     
Dopo un primo debutto come solista nel 2002 con il disco Turbe giovanili, ha ottenuto un buon successo nel 2004 con Mr. simpatia.che l'ha portato, nel 2006, a firmare un contratto con la Universal, etichetta di spicco della scena musicale italiana per la quale ha pubblicato l'album Tradimento nel 2006, raggiungendo grande notorietà e apprezzamento da parte del pubblico.
Il 1º settembre 2004 è stato pubblicato il secondo disco Mr. Simpatia. seguito al successo ottenuto con il suo secondo disco Mr. Simpatia, il rapper abbandona la Vibra Records per ottenere un contratto con la più importante Universal, per la quale ha pubblicato, il 4 aprile 2006, il singolo Applausi per Fibra, tratto dal terzo album di Fabri Fibra, Tradimento.Dopo una sola settimana dal lancio ufficiale del disco, avvenuto il 6 giugno 2006, l'album ha debuttato al vertice della classifica di vendite degli album italiana.Il ritorno dell'artista è avvenuto con la pubblicazione del suo quarto album di inediti, Bugiardo, uscito il 9 novembre 2007 sempre per la Universal e preceduto dall'EP Nient'altro che la verità, allegato a xL de la Repubblica e contenente gli inediti Hip Hop, In ItaliaQuesto è il nuovo singolo, A questo show, quest'ultima già contenuta nello street album Pensieri scomodi.
Questo è il nuovo singolo, A questo show, quest'ultima già contenuta nello street album Pensieri scomodi.
Fabri Fibra è nato a Senigallia nel 1976 e ha cominciato a farsi notare nel ‘95 sulla scena hip hop italiana con il nome di Fabri Fibra, grazie a un paio di demo su cassetta. Attivo nella Teste Mobili Crew, collettivo hip hop con base nelle Marche, incide con gli Uomini di Mare prima di pubblicare a proprio nome TURBE GIOVANILI (2002), costruito su basi prodotte da Neffa.
Oltre all’attività da solo, Fibra continua a incidere con gli Uomini di Mare. Nel 2004 esce MR. SIMPATIA, realizzato a casa con la collaborazione di suo fratello Nesli. E' di due anni dopo il grande salto: firma un contratto con la major Universal che pubblica TRADIMENTO, che diventa un successo grazie anche al singolo "Applausi per Fibra".
Nel 2007 è la volta di BUGIARDO, ristampato un anno dopo con materiale extra come BUGIARDO 2: il disco contiene anche una collaborazione con Gianna Nannini.
Nel 2009 è la volta di CHI VUOL ESSERE FABRI FIBRA?, CD/DVD con 10 canzoni nuove che fanno da colonna sonora ad un film che racconta la vita del rapper tra concerti e studio. Nel disco spicca la rielaborazione di un brano dei Tiromancino nel primo singolo "Incomprensioni". Nel 2010 esce CONTROCULTURA, diciotto canzoni che portano Fabri fino alla posizione numero uno della classifica italiana.



Album:
Controcultura (2010)
6791 testo
Escort testo
≠ testo                                                                                                                     
Double Trouble testo
+- testo
Spara Al Diavolo testo
Controcultura testo
Vip In Trip testo
Qualcuno Normale testo
Insensibile testo
Tranne Te testo
Non Potete Capire testo
3 Parole testo
Rivelazione testo
Troppo Famoso testo
Le Donne testo
In Alto testo
La Fretta testo
Quorum (2010)
Chi Vuole Essere Fabri Fibra? (2009)
Bugiardo (2007)
Pensieri Scomodi (2006)
Tradimento (2006)
Mr. Simpatia (2004)
Turbe Giovanili (2002)
Altre Canzoni
1,2,3,4 testo
Anch'io testo
Da.A testo
Entro Il 2000 testo
Fabri Fibra @mtv Day testo
Festa Festa testo
Freestyle Mortal Combat testo
Freestyle Tua Madre testo
Guerra Fra I Poveri testo
Il Turno Di Guardia testo
In Italia testo
La Tua Logica testo
Meglio Così testo
Non Dimentico testo
Non Fare La Puttana testo
Piccolezze testo
Senza Un Perché testo
Standing Ovation testo
Una Minima testo

venerdì 5 novembre 2010

Forme della musica =) qst è il lavoro ke abbiamo fatto x musica...

FORME DELLA MUSICA
Forma Strofica:
La forma strofica è la più semplice e la più durevole delle forme musicali, che elabora un brano di musica tramite la ripetizione di una singola sezione formale. Ciò potrebbe essere analizzato come "A A A...". Questo metodo additivo è l'analogo musicale delle stanze ripetute nella poesia, infatti, dove il testo ripete lo stesso schema metrico da una stanza alla successiva, anche la struttura della canzone spesso usa lo stesso, o comunque molto simile, materiale da una stanza alla successiva.
CANONE:
Il canone ha le sue origini in Italia e in Francia, tuttavia il più antico canone conosciuto, Sumer is icumen in, è inglese. Il termine deriva dal greco kanon che indicava una legge o regola (nel medioevo il termine canon designava anche il monocordo, strumento usato per definire teoricamente, con un procedimento geometrico, le altezze dei suoni della scala musicale)
Tipi di canone:
Il canone può essere classificato in base al numero delle voci, all'intervallo al quale ciascuna imitazione successiva è trasposta rispetto all'antecedente, al fatto che le voci siano inverse, retrograde o inverse e retrograde insieme; entrano inoltre in gioco la distanza temporale tra ciascuna voce e il fatto che gli intervalli della seconda voce coincidano con quelli della prima o vengano modificati per obbedire alle esigenze della scala diatonica; infine l'eventuale differenza nel valore delle note tra l'antecedente e le sue imitazioni successive. Nella pratica dell'arte musicale i compositori hanno spesso impiegato anche più di uno dei metodi suddetti simultaneamente.
Altri tipi di canone :
Il tipo più familiare di canone è probabilmente quello perpetuo/infinito (in latino: canon perpetuus). In esso, quando ogni voce del canone arriva al termine, può ricominciare dall'inizio, in una specie di moto perpetuo. Un esempio di canone perpetuo nella musica popolare è dato da "Fra Martino", mentre uno tratto dalla musica colta è dato dal secondo tema del primo movimento della sesta sinfonia di Beethoven. Esistono anche altri tipi di canone, che qui ci limitiamo a menzionare, come quello a spirale, il canone accompagnato, e il canone doppio o triplo
RONDò:
Il rondò (in francese rondeau) è inizialmente una forma musicale vocale di origine francese che si affermò nella musica polifonica del XIII secolo attraverso le composizioni di Adam de la Halle e di Jehan de Lescurel. Fra i vari generi fu questo quello prediletto dai compositori di musica profana che nel XV secolo diverrà più importante della ballata.
Il rondò sarà poi ripreso in forma strumentale e verrà utilizzato, in particolare, nel XVIII secolo e nella prima metà del XIX. Il più delle volte, il rondò venne utilizzato quale brano conclusivo di composizioni di varia natura (dalla sonata per strumento solista fino ai brani orchestrali sinfonici). Sono stati, tuttavia, composti anche dei rondò autonomi come ad esempio:
Wolfgang Amadeus Mozart, Rondò in La minore K 511 per pianoforte,
Wolfgang Amadeus Mozart, Rondò in Re maggiore K 485 per pianoforte,
Felix Mendelssohn-Bartholdy, Rondò brillante in Mi bemolle maggiore per pianoforte ed orchestra op. 29.
TEMA CON VARIAZIONI:
La variazione è ogni riproposizione di un'idea musicale in cui essa subisca modifiche, più o meno profonde, rispetto alla sua forma originaria. Le modifiche possono riguardare qualunque aspetto dell'idea di partenza, come l'armonia, la melodia, l'articolazione del contrappunto, il ritmo, il timbro strumentale, la dinamica e perfino l'organizzazione formale
-La tecnica della variazione può costituire il solo ingrediente formale di un brano, oppure può entrare in gioco all'interno di forme più complesse. Alcune forme di origine barocca, come la passacaglia e la ciaccona, sono esempi di architettura musicale basata in maniera essenziale sulla variazione, sotto forma di riproposizione variata di un ostinato armonico, costituito spesso da un vero e proprio basso ostinato. Possono essere entrambe classificate come forme particolari del tema e variazioni. Un esempio di variazione all'interno di una forma musicale complessa è invece dato dal primo movimento del Concerto solistico classico-romantico, in cui il materiale tematico della prima esposizione orchestrale viene di regola variato dal solista al momento della sua entrata. Più in generale si può dire che tutte le forme musicali che prevedono la ripetizione di alcune sezioni sono state trattate dai grandi compositori facendo largo uso delle tecniche di variazione. È pressoché impossibile, ad esempio, trovare una ripresa tematica in un Allegro di sonata beethoveniano, che sia del tutto letterale, e non contenga sottili o profondi interventi creativi sul materiale iniziale dell'esposizione.
-L'uso della tecnica della variazione risale almeno all'antica Grecia. La musica greca, infatti, certamente impiegava tecniche di variazione, ad esempio nella riproposizione di nomoi arcaici secondo modelli ritmici tipici del periodo classico. La scarsa documentazione esistente sulla musica greca nel suo complesso non ci consente tuttavia di esprimere un giudizio assoluto sul grado di varietà e di frequenza delle tecniche di variazione impiegate.Molto meglio documentato è l'uso della variazione nel canto gregoriano, nel quale essa viene impiegata con grande ricchezza di forme. Nei capitoli fondamentali della salmodia, ad esempio, si passa gradualmente da un testo elementare e sillabico alle complesse fioriture dei responsori e dei graduali. Un'altra tecnica di uso liturgico, diffusa soprattutto nel Duecento e denominata frangere voces, consisteva nella ricca ornamentazione di una melodia che nella sua forma base presentava valori ritmici assai lunghi. Una particolare forma di questo procedimento, molto in voga nella musica rinascimentale, era quella in cui il ritmo base viene successivamente suddiviso in intervalli sempre più brevi. Questa procedura contiene in germe un principio costruttivo che è stato molto spesso associato, in tutte le epoche, al tema e variazioni: quello dell'organizzazione drammatica delle variazioni secondo uno schema che procede dalle più semplici alle più ricche e complicate
FORMA SONATA:
Il termine forma-sonata (anche allegro di sonata o, più di rado in Italia, forma di primo movimento) si riferisce a una particolare organizzazione del materiale musicale all'interno del singolo movimento (generalmente, ma non esclusivamente, il primo) di una sonata, sinfonia (anche d'opera), concerto, quartetto o altro pezzo di musica da camera.
La forma-sonata divenne presto il terreno di elezione per le trasformazioni stilistiche in atto a partire dagli anni trenta del Settecento. La grande varietà di tipi esistenti, poi sintetizzati in un unico modello operativo, testimonia l'eccezionale vitalità della forma nel suo periodo aureo. Essa fu il veicolo principale della costante crescita di consenso e successo (anche commerciale) della musica strumentale fino alla sua teorizzata supremazia nella prima estetica romantica. Scrive Charles Rosen:
-La struttura della Forma-sonata viene solitamente definita come bitematica tripartita. La tripartizione comprende la sezione di Esposizione (a volte preceduta da una Introduzione), quella di Sviluppo e infine la Ripresa (a volte seguita da una Coda). Lo schema riassuntivo (incluse le ulteriori suddivisioni all'interno delle sezioni) si presenta così:
                                                          Introduzione (eventuale)
Esposizione:    
-Primo gruppo tematico
-Ponte modulante
-Secondo gruppo tematico
-Codette
Sviluppo: 
-Sviluppo vero e proprio
-Riconduzione
Ripresa:  
-Primo gruppo tematico
-Ponte modulante (modificato)
-Secondo gruppo tematico (modificato)
-Codette (modificate)
Coda (eventuale)

FORMA TRIPARTITA:
La forma tripartita è la più classica delle forme musicali. Si basa sullo schema A-B-A, in cui al primo tema segue il secondo e quindi la ripresa del primo. È detta anche forma "col da capo".
A questa forma si rifà il minuetto, danza bitematica e tripartita, che fu introdotta da Jean-Baptiste Lully maestro di corte di Luigi XIV.
Altra forma molto usata nelle composizioni classiche è il rondò, che si basa sul ritornello che si alterna a vari altri temi.

venerdì 29 ottobre 2010

Esami di terza

Ciao, Sono Enrico e sono abbastanza preoccupato per l'esame ke avrò alla fine di quest'anno scolastico..xo sento ke riuscirò a superarlo cn un po di impegno e buona volontà...X adesso userò questo blog x sire di tutto sull'esame di terza media Grazie a tutti quelli ke lo visiteranno